Il divorzio breve

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L’art. 1 della Legge n. 898/1970 afferma che «Il Giudice pronuncia lo scioglimento del matrimonio […] quando […] accerta che la comunione spirituale e materiale tra i coniugi non può essere mantenuta o ricostituita».

Nel nostro sistema, a differenza di altri Stati dove è automatico e non preceduto da altra fase, il divorzio non può essere ottenuto direttamente con il relativo procedimento giudiziario, ma deve essere preceduto da un periodo di separazione coniugale, ovvero almeno sei mesi se la separazione è consensuale o da almeno 12 mesi se è giudiziale.

Il divorzio ‘breve’ è stato introdotto con la legge 55/2015 , che consente di ottenere lo scioglimento del matrimonio civile o di quello concordatario dopo che siano trascorsi sei mesi dalla dichiarazione di separazione consensuale oppure un anno da quello giudiziale, ha in buona sostanza ridotto di gran lunga i termini precedenti.

Si parla di scioglimento quando il matrimonio è stato contratto con rito civile, mente di cessazione degli effetti se è stato celebrato matrimonio concordatario.

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Il divorzio congiunto, che cos’è?

Definito anche consensuale, è basato sull’accordo dei coniugi ed ha dei tempi molto più rapidi. Viene avviato da entrambe le parti.

La domanda per il divorzio congiunto si presenta con ricorso

https://www.altalex.com/documents/leggi/2015/04/23/divorzio-breve-ok-finale-camera-i-5-punti-chiave

 

Indice

Quanto si spende per un divorzio consensuale?

Per un divorzio consensuale il costo è variabile e dipende dalla modalità che si sceglie per la cessazione del matrimonio, ovvero:

  1. Divorzio in Comune;
  2. Ricorso in Tribunale
  3. Divorzio in negoziazione assistita.

Il divorzio giudiziale è adoperato quando i coniugi non riescono a determinare consensualmente le condizioni dello scioglimento del matrimonio.

https://www.legalibomenutoromeo.it/abbandono-del-tetto-coniugale-che-conseguenze-subisco/

I documenti da allegare al ricorso

La documentazione da allegare al ricorso per separazione è la seguente:

estratto per sunto dell’atto di matrimonio

certificato attestante lo stato di famiglia di entrambi i coniugi

certificato di residenza di entrambi i coniugi

copia decreto di omologa o sentenza di separazione del tribunale

dichiarazioni dei redditi di entrambi i coniugi

Divorzio breve in Comune

A seguito delle più recenti riforme, peraltro, il divorzio può essere sancito anche dal Sindaco del Comune di residenza di uno dei coniugi o del Comune in cui il matrimonio è stato celebrato. Basterà recarsi presso gli uffici comunali e prestre il consenso al divorzio.

Bisogna ricordare che detta procedura non consente trasferimenti patrimoniali.

Non è obbligatoria la presenza di un legale.

Aree di competenza