Come si ottiene la cittadinanza italiana?

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Come si ottiene la cittadinanza italiana

La cittadinanza italiana si può acquisire automaticamente, ovvero

1) per nascita, ed in questo caso si parla di “ius sanguinis”,
2) per discendenza diretta da almeno un genitore in possesso della cittadinanza italiana, difatti un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano,
3) per nascita sul territorio italiano, ovvero un bambino nato in Italia da genitori stranieri può chiedere la cittadinanza solo dopo aver compiuto 18 anni e se fino a quel momento abbia risieduto in Italia “legalmente e ininterrottamente” ; ed infine per adozione, ovvero un minorenne adottato da cittadino italiano.

Indice

La cittadinanza si può richiedere:

A) Per matrimonio: Il cittadino, straniero o apolide, coniugato con cittadino italiano  può acquistare la cittadinanza italiana quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se residente all’estero qualora.

Nel caso ci siano dei figli, nati o adottati dalla coppia, i termini vengo ridotti della metà.

B) Per residenza: Può richiedere la cittadinanza italiana per residenza il cittadino straniero, nato in Italia, cittadino di un paese UE o extra UE, apolide o rifugiato, residente in Italia. (le richieste sono diverse)

Il reddito da considerare è quello relativo ai tre anni antecedenti alla domanda di cittadinanza nei seguenti limiti annuali:

  • euro 8.263,31 per richiedenti senza persone a carico;
  • euro 11.362,05 per richiedenti con coniuge a carico, aumentabili di euro 516,00 per ogni ulteriore persona a carico.

Come si presenta la domanda per richiedere la cittadinanza italiana?

Dal 18 giugno 2015 la domanda di concessione della cittadinanza italiana si presenta esclusivamente on-line.

È necessario disporre di tutta la documentazione richiesta.

Terminata la procedura, al richiedente viene rilasciato il numero della pratica che servirà poi a rintracciare lo stato di avanzamento della richiesta sul portale dedicato e viene attivata l’istruttoria.

Difatti, presentata la domanda questa potrà essere monitorata, verificando:

  •  accettazione della domanda e l’avvio del procedimento;
  •  irregolarità della documentazione allegata;
  • la data di convocazione presso gli sportelli della Prefettura per il controllo degli originali dei documenti allegati in formato elettronico.

Tali comunicazioni saranno precedute dall’invio all’indirizzo di posta elettronica indicato dallo straniero sul modulo di domanda di un messaggio che invita alla consultazione del portale.

Come si consulta la domanda di cittadinanza sul portale del ministero dell’interno?

Bisogna per prima cosa registrarsi sul sito tramite il modulo disponibile nell’area “Effettua Registrazione”;

– accedere all’area privata tramite le credenziali di accesso fornite in fase di registrazione;

– effettuare il primo accesso alla pratica, utilizzando la funzione “Primo accesso alla pratica”;

– consultare lo stato della domanda tramite la funzione “Visualizza stato pratica” .

Decreto Sicurezza, cosa cambia per la cittadinanza italiana?

Dal 5 ottobre 2018 viene modificata la procedure di acquisizione della cittadinanza italiana.

In primo luogo, se prima, passati due anni dalla presentazione della domanda di cittadinanza per matrimonio, senza che l’autorità competente si fosse espressa, diventava impossibile rigettare l’istanza stessa, ora non sarà più così e non scatterà più questa forma di “silenzio assenso“.

Viene anche portata da 24 a 48 mesi il termine per la conclusione dei procedimenti di riconoscimento della cittadinanza per matrimonio e per naturalizzazione, dunque da 2 a 4 anni.

Cosa importante, le nuove regole sul termine di conclusione dei procedimenti (4 anni) si applicano ai nuovi procedimenti, alle pratiche già presentate e ai procedimenti già in corso alla data di entrata in vigore del Decreto.

Inoltre, il Decreto inserisce un’ulteriore condizione da parte di stranieri per matrimonio e per residenza: quella di un’adeguata conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1.

  • Il contributo è di 250 euro.

Infine, Il Decreto introduce la possibilità di revocare la cittadinanza a chi l’ha acquisita nel caso abbia commesso alcuni reati connessi al terrorismo, possibile entro tre anni dalla condanna definitiva per reati legati al terrorismo, per decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno.

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